dimagrire senza rinunce

Monografie

Il gelato: un vero amico della linea

Non è affatto vero che chi si mette a dieta non può mangiare gelato, sicuramente un piacere che tutti possono concedersi, come assicura il Prof. Hademar Bankhofer (nutrizionista), che asserisce che il gelato è un vero amico della linea.

Il gelato infatti non ha alcuna controindicazione e può essere uno spuntino per i ragazzi ed un sostituto del pranzo e della cena per gli adulti, magari in abbinamento a frutta e yogurt freschi.

L’apporto calorico del gelato artigianale per 100 g di prodotto è:

  • gelato al latte 137 calorie
  • gelato alla frutta 80 calorie

Quindi quante calorie fornisce una pallina di gelato al latte o alla frutta ?

Una pallina di cioccolato del peso di 50 g apporta 70 calorie, mentre una pallina di gelato alla fragola del peso di 50 g produce solo 40 calorie.

Sostituire lo spuntino di metà pomeriggio con un gelato (magari senza il cono) è un’ottima idea e volendo si può usare anche per cenare o pranzare, sempre facendo attenzione a non assumere una quantità di calorie eccessiva.

Questo perché il gelato, oltre ad eccitare piacevolmente il palato, possiede un considerevole valore nutritivo dato dai singoli nutrienti (proteine, zuccheri solubili, lipidi, vitamine, sali minerali) contenuti.

Un recente studio italiano, che ha coinvolto diversi Centri di Ricerca (Istituto Nazionale della Nutrizione, Università di Modena e di Roma) ha preso in considerazione proprio le caratteristiche nutrizionali del gelato, arrivando a sostenere che “il gelato fa davvero bene”. Alla stessa conclusione è arrivato anche il Prof. Hademar Bankofer di Vienna, che nel suo libro “Gesund und fit in dem Urlaub” parla dei benefici che si ricavano dal consumo di gelato: “Gesundheit aus der Tüte”.

Il gelato è costituito da una miscela di ingredienti fondamentali (acqua, latte, panna, zucchero, uova, frutta etc.) opportunamente dosati, arricchito di complementi (vaniglia, caffè, cacao etc. ed eventualmente aromi, addensanti ed emulsionanti). In base alla composizione viene suddiviso in gelato alla crema, al latte e alla frutta. Il gelato alla crema, composto sostanzialmente di tuorli d’uovo, latte e zucchero, ha un ruolo nutrizionale soprattutto per l’apporto di proteine, calcio e fosforo; il gelato al latte invece garantisce un apporto di calcio e proteine mentre il gelato alla frutta è generalmente composto da acqua, zucchero e polpa di frutta; rispetto al gelato a base di latte è privo di proteine e di grassi e di conseguenza ha anche un minor valore energetico.

Asparagi bianchi Friulani

E’ arrivata la primavera e sicuramente l’asparago ben la rappresenta!

Con molta probabilità è originario della Mesopotamia e dei terreni sabbiosi vicini ai grandi fiumi Tigri ed Eufrate, ma l’asparago si è da tempo acclimatato anche in tutti i luoghi mediterranei ed europei.

Il Friuli Venezia Giulia è da sempre una terra dove la coltivazione dell’asparago bianco ha sempre dato grandi soddisfazioni e nel 2003 i produttori si sono riuniti formando l’Associazione per la valorizzazione dell’asparago bianco del Friuli Venezia Giulia (www.asparagobiancofvg.it) con il preciso scopo di richiedere la tutela comunitaria IGP quale garanzia per il consumatore dell’origine e delle caratteristiche di un prodotto unico.

L’asparago è importante per il benessere e la salute ed il termine officinalis che compare nel suo nome scientifico (Asparagus officinalis L.) sottolinea le sue proprietà medicamentose e terapeutiche.

E’ un’eccellente fonte di fibra, acido folico, vitamina B, vitamina  C e sali minerali (calcio e fosforo), tutte sostanze fondamentali per il benessere fisico; inoltre è privo di colesterolo e ha un basso contenuto calorico.

Grazie a queste proprietà gli asparagi esercitano un’importante azione depurativa e diuretica, favorendo l’eliminazione dall’organismo delle tossine e dei liquidi in eccesso, a beneficio soprattutto di fegato, reni e intestino (attenzione che per la sua ricchezza in acido urico è sconsigliato a chi soffre di insufficienza renale).

Un poco costoso, purtroppo, ma assolutamente dietetico (29 calorie per 100 g) e si prepara in tanti modi: come antipasto, in insalata, al naturale e cioè semplicemente bollito (in piedi, nella speciale casseruola alta e stretta) con le uova sode, condito con olio, sale e pepe, ma anche sotto forma di crema o come condimento di pasta e riso e pure come raffinato contorno.

Sicuramente un grande alleato per chi è sottoposto ad una dieta ipocalorica.

Di seguito trovate i nomi di alcune aziende agricole del Friuli Venezia Giulia, se passate nei paraggi…

Agricoop Asparagi Tavagnacco – Tavagnacco (UD) – T. 0432-650054

Erbe spontanee di Carnia

La Carnia è un grande comprensorio alpino costituito da 7 vallate (Val Tagliamento, Val Pesarina, Val Degano, Valle del But, Valcalda, Val Lumiei e Valle del Chiarsò) che confluiscono tutte nel fondovalle dove sorge Tolmezzo, il principale centro della Carnia.

Tanti piccoli graziosi paesini garantiscono una diffusa ma discreta presenza umana, quella dei Carnici, discendenti da un ramo dei Celti-Galli, che dal 400 a.C. ad oggi mantengono vive cultura e tradizioni originarie.

Una di queste tradizioni è legata alla raccolta di erbe spontanee che un tempo venivano esportate in tutto l’impero dai cramars durante l’inverno (da krämer, mercante) che partivano con in spalla il tipico zaino a forma di armadietto, per commerciare il prodotto secco raccolto precedentemente.

Al loro rientro le donne recuperavano tutte le erbe avanzate e preparavano gustose minestre e frittate.

Tanti sono gli eventi legati alla raccolta delle erbe spontanee e al loro utilizzo per realizzare delizie culinarie: a giugno la “Festa delle Erbe di Primavera” a Forni di Sopra, a Ravascletto, la località più “montana” della Carnia, la “Festa del Solstizio d’estate”. Questa ricorrenza è incentrata sul mazzo di San Giovanni (mac di San Zuan), una miscela di erbe da raccogliere all’alba del solstizio d’estate che si dice abbia virtù magiche per allontanare il maligno.

Tra le erbe spontanee che si raccolgono in Carnia spiccano lo sclopìt (noto anche come silene, stringoli, strigoli, stridoli o carletti), utilizzato per la preparazione di ottimi risotti o frittate, i fiori di sambuco, che avvolti nella pastella diventano ottime frittelle, ma anche l’erba cedrina, il radicchio di montagna, che viene conservato sott’olio, il tarassaco,  l’erba Luisa, la melissa, la menta, l’achillea, il timo serpillo, il kere (silene), ecc.

Numerosi sono gli utilizzi di queste erbe sia in cucina che in infusione per ottenere grappe particolari, infusi, sciroppi, ecc. Conservate sott’olio extravergine di oliva dopo averle scottate, si possono utilizzare per tutto l’inverno per continuare a godere del loro profumo e sapore.

Le erbe spontanee di Carnia sono oggi a portata di “click” grazie alla loro catalogazione in oltre 1.120 schede e più di 4 mila immagini.

I ricercatori della facoltà di Agraria, con la collaborazione del dipartimento di Matematica e informatica dell’Università di Udine, hanno realizzato una banca dati di catalogazione floristica dove sono state schedate un terzo delle piante della regione Friuli Venezia Giulia, la cui flora rappresenta il 44% di quella italiana.

Questa “enciclopedia digitale” si può consultare all’indirizzo http://flora.uniud.it, ed è una banca dati quasi unica al mondo, un piccolo gioiello che ben rappresenta la bellezza e ricchezza della natura del Friuli Venezia Giulia.

La Rosa di Gorizia

Rosa di Gorizia

Bertilla, “la Signora del piano di sopra” (io ovviamente sono invece la Signora del piano di sotto) mi ha fatto un bellissimo regalo: un piatto pieno di rose di Gorizia!

Ve la voglio presentare questa varietà di radicchio, molto poco conosciuta a livello nazionale, ma di grande pregio, ottima cruda in insalata e come ingrediente di interessanti ricette.

La rosa di Gorizia è una particolare varietà locale di cicoria (ecotipo di Cicoria Inthybus della sottospecie sativa) selezionata nel corso degli anni dai contadini del goriziano. Da queste selezioni dipende la qualità del prodotto, che non risulta perfettamente identico da produttore a produttore: la pianta al momento della raccolta presenta l’aspetto simile a quello di una rosa ed un colore rosso intenso o con variegature e sfumature che portano verso il rosa o rosso granato a seconda del tipo di selezione effettuata dalle varie famiglie locali.

La patata – Energia e poche calorie

E’ un alimento tutt’altro che povero. Ha circa il 75-80% di acqua ed è ricca di zuccheri, vitamine e sali.
E’ una buona fonte di energia per l’organismo in quanto contiene circa il 15% di amidi e zuccheri complessi.

Poche sono le proteine e di scarso valore biologico, vanno quindi abbinate a carne o pesce per ottenere un piatto completo.

Quasi completamente assenti i grassi, che rendono così le patate un alimento poco calorico (contrariamente al pensiero comune).

100 gr. di patate bollite hanno solo 83 calorie, ovviamente cotture particolari (come la frittura) modificano sensibilmente le calorie di questo alimento; per es. le patate arrosto arrivano a 150 calorie e quelle fritte a 188. Assolutamente da evitare le patatine in sacchetto che arrivano addirittura a 537 calorie. Attenzione anche a preparazioni come il purè, che con burro e latte raggiunge le 170 calorie per 100 gr.

Le patate hanno grandi quantità di vitamine B e C, magnesio, fosforo e potassio e sono dunque altamente energetiche.

Dal punto di vista nutrizionale le patate sono conosciute principalmente per l’alto contenuto in carboidrati (circa 26 grammi in una patata di 150 g, cioè medie dimensioni), presenti principalmente sotto forma di amidi.

Le patate sono spesso escluse dalle diete a basso indice glicemico, in quanto si ritiene che possiedano un’alta quantità di zuccheri. In realtà l’indice glicemico delle patate varia in maniera considerevole a seconda della loro varietà (patata a buccia rossa, a pasta bianca, eccetera), della loro origine (zona di coltivazione), della preparazione (metodo di cottura, se consumata fredda o calda, in purè, a tocchetti o intera ecc.), e degli altri cibi con cui si accompagna (salse ricche di grassi o ad alto contenuto proteico).