dimagrire senza rinunce

Si può prevenire l’influenza con il cibo ?

I cosiddetti “supercibi” sono veramente un toccasana per la salute o sono solo una trovata pubblicitaria ?

Le vendite di salmone, mirtilli, noccioline e spinaci, così come altri alimenti più esotici come la spirulina, hanno invaso negli ultimi due anni i libri ed i supermercati facendo leva sui loro supposti benefici per la salute. Mangiateli, ci è stato detto, per ridurre il rischio di insorgenza di cancro e malattie cardiache.

Questi cosiddetti “supercibi” (come ad es. fagioli, soia, mirtilli, spinaci, broccoli, the nero o verde, avena, pomodori, arance, tacchino, zucca, noci, salmone e yogurt) sono spesso pubblicizzati come se fossero dotati di proprietà salutistiche magiche, ma non vi viene il dubbio che la magia stia tutta nel marketing ? Non è che ci abbiano indotti a comprare frutti costosi ed esotici quando magari sarebbe meglio una succosa mela locale o i casalinghi cavolfiori?

Non esiste una definizione ufficiale o scientifica del “supercibo”. Questo termine viene applicato a cibi che vanno dall’avena alle noccioline, dagli spinaci allo yogurt, dal tacchino al crescione. Carne e pesce contengono proteine e altri nutrienti, frutta e verdura contengono anche vitamine essenziali e minerali e componenti fitochimici bioattivi, ottimi per la salute. Etichettarli come “supercibi” può dare l’impressione che siano più salutari di altri.

Generalmente la frutta e la verdura sono molti ricchi in antiossidanti e vitamina C; i flavonoidi, responsabili del colore scuro dei mirtilli e altri composti fitochimici, come il betacarotene, sono conosciuti per le loro proprietà antiossidanti, e questo spiega anche perché la frutta e verdura colorata siano considerati particolarmente benefici.

Negli ultimi 10 anni l’opinione prevalente, basata su ricerche scientifiche, è che gli antiossidanti siano specialmente attivi nel combattere i radicali liberi (molecole che danneggiano le cellule ed il DNA e possono contribuire a malattie cardiache e cancro) e questo rende frutta e verdura particolarmente indicati per la salute. Ma i fitochimici sono presenti anche in frutta e verdura meno colorata e non classificata come “supercibo” e possono comunque proteggere dalle malattie.
Gli scienziati stanno investigando i vari modi in cui i fitochimici agiscono, e ritengono sia stata data troppa importanza all’attività antiossidante e non abbastanza a tutti gli altri effetti benefici dei fitochimici.

Il termine “supercibo”, ampiamente usato per intendere ultra salutare, e l’aumentata disponibilità nei negozi di una certa qualità di cibo, ha aumentato drammaticamente le vendite di questi alimenti negli ultimi anni.

La vendita di mirtilli in Inghilterra è aumentata del 132% dal 2005, con  acquisti annui per 95 milioni di Euro. Le vendite di spinaci sono salite da 32 a 42 milioni, quelle di salmone sono cresciute del 31% nello stesso periodo.

Sicuramente non è un male se mangiamo più crescione, ma la maggior parte di questi “supercibi” sono esotici e importati come i mirtilli, gli avocado, i mango ecc. e confrontati con le mele locali costano di più e arrivano nei nostri mercati con un’impronta di carbono perché producono Co2 durante il loro viaggio verso il negozio.

Per far fronte alla forte domanda, prodotti come i mirtilli vengono importati mentre non se ne consumano abbastanza altri, come il ribes nero che ha lo stesso contenuto di vitamina C e di flavonoidi del mirtillo.

La legislazione Inglese ha introdotto nel 2007 una legge per prevenire contestazioni sul cibo, che stabilisce che per poter definire “supercibo” un alimento si debba essere in grado di spiegare perché è un cibo  salutare: questo può essere molto difficile in quanto non ci sono definizioni scientifiche del termine “supercibo”.

Mancano due anni prima che la legge diventi operativa, e in questi due anni i produttori di cibo devono provare all’Autorità Europea sulla Salute del Cibo ogni loro pretesa. Relativamente ai prodotti che contengono molto calcio, per esempio, si può legittimamente affermare che siano salutari per le ossa. E’ stato dimostrato che l’avena aiuta nel ridurre il colesterolo, se parte di una dieta a basso contenuto di grassi e questo può essere affermato nel pubblicizzare il prodotto.

Anche se è stato provato che ci sono cibi con nutrienti maggiori di altri, è importante mangiare una grande varietà di alimenti. “Una manciata di bacche non sarà mai abbastanza per renderci sani,” dice la scienziata Anna Denny della Fondazione sulla Nutrizione britannica, che crede che “dovremmo seguire una dieta  varia come un arcobaleno”. Nessun cibo è super secondo la sua opinione: ci sono così tanti benefici in tutta la frutta e la verdura che non si può parlare di “supercibi” ma solo di super diete.

Le ultime ricerche suggeriscono che non sono solo gli antiossidanti contenuti nella frutta e nella verdura che proteggono contro le malattie: ci sono forti evidenze che i fitochimici contenuti nei broccoli possano proteggere dal cancro all’intestino agendo in diversi modi. Questi stessi fitochimici sono contenuti nel cavolfiore, nei cavoletti di Bruxelles e nei cavoli, che pure non sono stati catalogati come “supercibi”.

Mangiare cibo esotico può offrire benefici alla salute che ancora non comprendiamo. Solo perché vengono mangiati in posti del mondo con una bassa incidenza di certe malattie, questo non vuol dire che possano dare la stessa protezione a persone che seguono una dieta completamente diversa in un altro paese.
Può anche essere che il fatto importante sia come un particolare cibo interagisca in combinazione con altro: mangiare un cosiddetto “supercibo” escludendo altra frutta o verdura, può limitarne i benefici.

L’importante è che impariamo a mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, il che ancora non succede nella maggior parte dei casi, che non rifiutiamo di mangiare alcuni frutti o vegetali in favore di altri più “di moda”, e in questo senso la pubblicità che incoraggia a mangiarne di più è benvenuta, tesi questa supportata anche dai nutrizionisti più scettici.

(BBC news )

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