dimagrire senza rinunce

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ALLARME DIETA FAI DA TE

Nel pensare comune, l’obesità non viene quasi mai intesa come una malattia e la conseguenza più ovvia è quella di “sentirsi in grado di rimediare da soli” mettendo in atto diete improvvisate e senza il controllo medico.

Ecco cosa ci dice Daniela Mastromattei su Libero del 25/06/2001: “Sette teenager su 10 evitano il medico, Così non dimagriscono e rischiano la salute”.

Un terzo degli italiani mangia male

Un italiano su 3 mangia male. Colpa di stili di vita, stress o semplici “tentazioni della gola”, ma sta di fatto che quasi il 37% della popolazione non riesce ad avere un rapporto salutista con l’alimentazione.

Una percentuale che sale al 40,5%, nella fascia d’età 30-44 anni, e, addirittura, supera il 43% tra le casalinghe.

Sono sicuramente dati preoccupanti, soprattutto se si pensa che circa 21 milioni di italiani mangia pasta tutti i giorni a pranzo e cena, uno su 4 “risparmia” sulla frutta perché costa troppo e ben 8 su 10 preferiscono lo spuntino fuori casa.

Si spendono così per questa voce circa un terzo dei 215 miliardi complessivi annui destinati alla spesa alimentare.

A fotografare vizi e virtù del rapporto tra italiani e cibo è un’interessante ricerca Censis-Coldiretti, presentata a Roma, che evidenzia come, dal 1950 a oggi, ci sia stata una vera e propria “rivoluzione” nel consumo dei prodotti alimentari nel Belpaese, che non è stata, però, accompagnata dalla giusta attenzione verso una dieta all’insegna del benessere. Negli ultimi 60 anni, il consumo di carne è aumentato del 300%, mentre quello del vino, invece, è sceso di un terzo. Verdura e frutta sono raddoppiate, a differenza dei cereali, che hanno subito una leggera contrazione.

Il profumo del cibo può ridurre la fame e combattere l’obesità

L’aroma dei cibi può divenire una nuova arma nella battaglia contro gli attacchi della fame.

E’ possibile sviluppare una nuova generazione di cibi che facciano sentire la gente sazia rilasciando aromi anti-fame quando vengono masticati, secondo uno scienziato olandese.

Tali cibi possono combattere l’epidemia globale di obesità emettendo durante la masticazione aromi capaci di impedire alla gente di mangiare esageratamente.

Rianne Ruijschop dell’organizzazione olandese NIZO ed i suoi colleghi osservano che gli scienziati tentano da anni di sviluppare cibi che scatenano o stimolano la sensazione di sazietà.

Fino ad ora però la ricerca si era focalizzata sugli effetti del cibo nello stomaco dopo l’ingestione.

La loro analisi ha rilevato che il rilascio di aromi durante la masticazione contribuisce alla sensazione di sazietà e conseguentemente alla decisione delle persone di smettere di mangiare.

Il rapporto cita diverse possibili applicazioni, incluso lo sviluppo di cibi che rilascino più aromi durante la masticazione oppure rilascino aromi che abbiano un effetto più potente nel creare la sensazione di sazietà.

Al momento gli sforzi si concentrano sulla prima ipotesi.

Le molecole da cui dipende l’aroma di un cibo apparentemente agiscono attivando le aree del cervello che segnalano la sazietà, dice uno studio della American Chemical Society (ACS) pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.