dimagrire senza rinunce

Mangio tanto e non ingrasso: ecco il gene anti-obesità

Abbiamo tutti un amico o un’amica che nonostante mangi molto e continuamente non ingrassa di un etto, causando l’invidia di tutti gli altri che invece devono stare attenti anche a quanto respirano.

“Ho un metabolismo lento” è la classica frase che l’invidioso immediatamente dice per giustificare i chili di troppo e rassegnarsi quindi ad una linea non proprio perfetta.

Questo luogo comune sembra trovare riscontro nella realtà scientifica in quanto un gruppo di studiosi tedeschi dell’Università di Duesseldorf ha pubblicato su Nature la sua ricerca: il tasso del nostro metabolismo è condizionato dal Dna.

Il gene del nostro organismo individuato dai ricercatori e noto come FTO sembra avere le chiavi del metabolismo umano e chi ne possiede una determinata tipologia ha perennemente problemi di peso e deve stare sempre attento a non ingrassare, mentre chi ne possiede un’altra o ne è sprovvisto brucia più rapidamente le calorie ingerite ed è destinato a rimanere snello.

I soggetti con una versione del gene giudicata “ad alto rischio” pesano mediamente 3-4 chilogrammi più di coloro che ne hanno una versione “a basso rischio”.

Fino ad ora gli esperti non erano stati in grado di determinare in che modo queste diverse versioni  del gene potessero influenzare la “gestione” del peso corporeo, mentre ora finalmente pare che abbiano compreso che è il gene FTO che controlla il tasso di metabolismo degli individui.

I risultati degli esperimenti condotti in laboratorio sui topi riportano che gli animali completamente privi del gene rimangono magri, nonostante mangino grandi quantità di cibo e restino inattivi.

La ricerca, guidata dal professor Ulrich Ruther dell’università di Dusseldorf, arriva alla conclusione che i topini senza il gene bruciano energia più velocemente di quelli con una versione funzionante, cioè attiva, dello stesso.

Questa ricerca suscita speranze di una più efficace cura dell’obesità, in quanto “Creando medicinali in grado di regolare l’attività del gene FTO, potremmo controllare il rischio di eccessivo ingrassamento” dice il dottor Ruther, autore della ricerca, anche se c’è ancora molto da lavorare e da chiarire.

A questo interessante risultato scientifico, si aggiunge anche quello del dottor David Stensel, direttore della facoltà di scienza dello sport alla Loughborough University, che afferma (nel suo libro “Influence of resistance and aerobic exercise on hunger” – Influenza della resistenza e dell’esercizio aerobico sulla fame), che certe attività sportive, come lo jogging, stimolano il desiderio di assumere cibi che non fanno ingrassare, come la frutta, mentre altri sport come il nuoto o il sollevamento pesi, creano un desiderio di carboidrati e cioccolata, che tendono ad aumentare il peso corporeo.

Forse un giorno potremo alterare con una pillol il gene del metabolismo e permetterci quindi di mangiare quanto vogliamo senza ingrassare, ma per ora dobbiamo continuare a soffrire controllando e limitando le calorie ingerite. Cerchiamo almeno di farlo salvaguardando il gusto ed il piacere del cibo !

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