dimagrire senza rinunce

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Il peperoncino può aiutare a perdere peso

Un nuovo studio afferma che la capsaicina, il composto chimico che rende piccante il peperoncino, può aiutare a perdere peso e contrastare l’aumento di grasso innescando alcune modifiche delle proteine ​​benefiche nel corpo.

Questi risultati possono aprire la strada a nuovi trattamenti contro l’obesità.

Jong Won Yun, biotecnologo della Daegu University in Corea e i suoi colleghi, sottolineano che l’obesità è una grave minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo, insieme al diabete, l’alta pressione arteriosa, alle malattie cardiache ecc.

Alcuni studi di laboratorio hanno evidenziato che la capsaicina può aiutare a combattere l’obesità diminuendo l’assunzione di calorie, con conseguente contrazione del tessuto adiposo e abbassamento dei livelli di grassi nel sangue. Nessuno però sa esattamente come la capsaicina possa innescare tali effetti positivi.

Dormire in modo insufficiente può portare ad un aumento di peso

La prossima volta che deciderete di rimanere svegli per guardare la vostra trasmissione preferita o raggiungere gli amici per un caffè dopo cena, sarebbe meglio rifletterci sopra!

Rimanere svegli a lungo può costare un alto prezzo a scapito della salute e può portare ad un aumento di peso.

Uno studio condotto tra 68.000 donne alla Case Western Reserve University negli USA, ha scoperto che le signore che dormivano meno di cinque ore a notte aumentavano di peso più facilmente ed erano più propense a diventare obese rispetto a quelle che dormivano sette ore a notte.

Un terzo degli italiani mangia male

Un italiano su 3 mangia male. Colpa di stili di vita, stress o semplici “tentazioni della gola”, ma sta di fatto che quasi il 37% della popolazione non riesce ad avere un rapporto salutista con l’alimentazione.

Una percentuale che sale al 40,5%, nella fascia d’età 30-44 anni, e, addirittura, supera il 43% tra le casalinghe.

Sono sicuramente dati preoccupanti, soprattutto se si pensa che circa 21 milioni di italiani mangia pasta tutti i giorni a pranzo e cena, uno su 4 “risparmia” sulla frutta perché costa troppo e ben 8 su 10 preferiscono lo spuntino fuori casa.

Si spendono così per questa voce circa un terzo dei 215 miliardi complessivi annui destinati alla spesa alimentare.

A fotografare vizi e virtù del rapporto tra italiani e cibo è un’interessante ricerca Censis-Coldiretti, presentata a Roma, che evidenzia come, dal 1950 a oggi, ci sia stata una vera e propria “rivoluzione” nel consumo dei prodotti alimentari nel Belpaese, che non è stata, però, accompagnata dalla giusta attenzione verso una dieta all’insegna del benessere. Negli ultimi 60 anni, il consumo di carne è aumentato del 300%, mentre quello del vino, invece, è sceso di un terzo. Verdura e frutta sono raddoppiate, a differenza dei cereali, che hanno subito una leggera contrazione.